Rima's collection, Kaname x Senri, Yaoi, Nc17

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view post Posted on 15/2/2010, 14:54
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Seconda stella a destra, poi dritto fino al mattino...

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"RIMA'S COLLECTION"



***



POV KANAME

Quella sera era più annoiato del solito. Si era ritrovato a dover presenziare alla sfilata di una stilista emergente solamente per cortesia.
Cortesia che lui, Kaname Kuran, il più importante critico di moda, nonchè purosangue, non concedeva a tuti.

Partecipava solo alle sfilate degli stilisti più importanti e famori. Ma quella sera non potè esimersi.

Quella nuova stilista, una certa Rima Touya, era un vampiro appartenente alla nobiltà ed essendo un purosangue non poteva non presenziare alla sfilata.
Ma era terribilmente annoiato e si suoi occhi vagavano disinteressati sui vari abiti che sfilavano in passerella.

Non che fossero brutte le creazioni della Touya, ma non erano nulla di eccezionale.

Stava seriamente pensando di andarsene, tanto una sua apparizione era già tanto, e si sarebbe anche alzato da quella scomoda sedia se l'annuncio della collezione uomo non lo avesse incuriosito.

Infondo poteva concedere altri 10 minuti del suo tempo a quella noiosa serata.

Come aveva immaginato, anche le creazioni per la collezione uomo non erano nulla di eccezionale e, spazientito per aver solo perso tempo, decise di andarsene una volta pe tutte.

Ma nemmeno quella volta ci riuscì. I suoi occhi erano come incollati alla figura di un giovane modello che stava sfilando in quel momento sulla passerella.

Gambe snelle, glutei sodi, torace perfetto ed un viso d'angelo su cui risaltavano labbra che sembravano delicati boccioli di rosa e due occhi di ghiaccio che non avevano nulla di glaciale. Il tutto incorniciato da spledidi capelli rossi come il fuoco.

Kami, era una visione paradisiaca!

Ma chi era quel ragazzo?
Doveva saperlo, doveva assolutamente saperlo.

Rimase rapito dai movimenti sinuosi che compiva, il modo elegante di camminare in contrapposizione alla sfacciata espressione che aveva dipinta sul viso.
Non aveva mai visto nulla di più bello.

POV SENRI

Era il momento di andare in scena. Rima lo aveva tenuto per ultimo, perchè sapeva che era il "piatto forte" della serata.

Lui, Senri Shiki, era uno dei modelli più ricercati in circolazione, eppure non sfilava quasi mai, il suo campo era quello delle foto, infatti era un fotomodello.
Ma per la sua migliore amica avrebbe fatto un'eccezione.

Prese un bel respiro e, quando il modello che stava sfilando rientò, uscì in passerella sfoggianndo il suo migliore sguardo, camminando sicuro ed elegante, mettendo in mostra tutte le sue perfette forme.

Infondo none ra male, poteva quasi definirlo divertente. Certo non come farsi fotografare, ma non poteva lamentersi.
Avere gli occhi puntati addosso, per lui non era un problema, ci era abituato. Eppure era come se uno di quegli sguardi ammirati e allupati, perchè sapeva che molti erano tali, sembrava essere più insistente degli altri.

Con gli occhi iniziò a cercare in sala il proprietario di quello sguardo.
Finalemte lo trovò e......cazzo se era bello.

Labbra sottili e sensuali, capelli castani che ricadevano morbidi sulle spalle e occhi rosso fuoco.
Quasi gli vennero i brividi a guardarlo e, a giudicare da quel pò che riusciva a vedere, doveva anche avere un fisico mozzafiato.

Era seduto in uno dei posti riservati ai critici, quindi, come tale, Rima doveva sicuramente conoscere il suo nome.
Gliel'avrebbe chiesto una volta dentro.

POV KANAME

Era rimasto praticamente ammaliato da quel giovane.
Una bellezza divina che lo aveva catturato con il solo sguardo e i movimenti eleganti e maliziosi.

Nessuno mai lo aveva catturato così, nessuno mai aveva catturato la sua attenzione in quel modo.
E forse proprio per questo desiderava averlo con tutto se stesso. Perchè, si, lo voleva. Lo aveva desiderato appena aveva incrociato quelle polle di ghiaccio.

Non appena lo vide sparire dietro le quinte si alzò di scatto, incurante della collezione bambini che stava per sfilare.

A passo veloce si diresse dietro le quinte,guardandosi intorno alla ricerca di quella meraviglia ma non riuscì a trovarla.

D'un tratto sentì due ragazzi che parlavano con un tono di voce entusiasta.

"Carl, hai visto Shiki come sfilava?"

"Kami, Kyo, era un vero e propripo dio, e meno male che è un fotomodello, altrimenti per noi sarebbe la fine."

"Già, e poi con quegli occhi di ghiaccio non ha rivali!"

Occhi di ghiaccio? Non poteva essere che lui.

Si diresse, veloce, verso i camerini facendo scorrere gli occhi sulle targhette affisse sulle porte bianche, finche non lo vide.
Una targhetta dorata su cui spiccava il nome "SENRI SHIKI"

Senri, allora si chiamava così quell'angelo?

Senza bussare aprì piano la porta fino a ritrovarsi quel bellissimo ragazzo di fronte agli occhi.

POV SENRI

Ritornato dietro lel quinte non riuscì a trovare Rima, che di sicuro stava parlando chissà dove con chissà chi.

Ritornò in camerino per potersi rilassare e cambiare. Ormai il suo lavoro era finito.

Non ebbe nemmeno il tempo di iniziare a cambiarsi d'abito che sentì la porta del camerino aprirsi.

"Rima, cercavo proprio te, volevo chie---"

Non riuscì a terminare la frase perchè voltandosi non trovò la sua amica, come si apsettava di vedere, bensì quella magnificenza che aveva visto mentre sfilava.

Rimase per un attimo stupito per ciò che stava vedendo, ma si riprese, cercando di mantenersi calmo.

Posso fare qualcosa per lei?"

Il tono della sua voce risutava involontariamente lascivo mentre osservava il critico avvicinarsi.

Potresti fare molte cose per me....Senri."

Il tono della sua voce e il proprio nome pronunciato con quella malizia lo fecero fremere mentre un sorrisetto compiaciuto si dipingeva sul proprio volto.

"E sentiamo, cosa potrei fare per te?"

"Potresti soddisfare la voglia che ho di divorarti le labbra per cominciare."

La situazione iniziava a farsi interessante.
Si passò sensualmente la lingua sulle labbra in un gesto decisamente provocatorio. Lentamente schiuse quelle stesse labbra per lasciare che parole malizione ne fuoriuscissero.

"Vieni a prenderle allora...."

Vide il ragazzo scattare verso di lui e non ebbe nemmeno il tempo di rendersi conto di ciò che era successo che le loro labbra erano già unite in un bacio furioso, irruento, dove l'uno divorava le labbra dell'altro.

Un bacio di quelli che ti lasciano senza fiato e tante furono le sensazioni che ne scaturirono che quando si distaccarono per riprendere aria e i loro sguardi s'incrociarono non ebbero bisogno di parole.
Subito sentì le labbra dell'altro posarsi sul prorpio collo, labbra che lambivano ogni centimetro della propria pelle, lasciando scie umide con la lingua, succhiando con avidità, facendolo fremere e rabbrividire, mentre le proprie mani andarono a sfilare la maglietta del suo "assalitore" senza tanti complimenti.

Posò gli occhi sul petto scolpito del critico, dalla pelle nivea e ne rimase incantato, facendo nascere un sorrisetto compiaciuto su volto dell'altro che non perse tempo e con uno scatto gli aprì la camicia facendone saltare tutti i bottoni.

"Hmm...Rima non ne sarà felice..." disse ridacchiando appena, pensando all'espressione che avrebbe potuto fare l'amica se avesse visto una delle sue creazioni ridotta in quello stato.

"Lei no, ma io si...."

La voce profonda e maliziosa del critico lo fece trasalire e subito si fiondò su quel petto perfetto che lo aveva tanto colpito riempiendolo di baci e morsi fino a raggiungere un capezzolo che iniziò a torturare con la lingua, trattenendolo tra i denti e vezzeggiandolo con veloci lappate.
Passò poi all'altro, avvolgendolo con le labbra e succhiandolo avidamente mentre le proprie mani vagavano sul torace del ragazzo mapandolo e la propria mente veniva avvolta dal suono dei sommessi gemiti che riusciva a strappargli.

Ma in un attimo, la situazione venne ribaltata, senza neanche rendersene conto si ritrovò con le labbra dell'altro incollate alle sue dando vita ad un nuovo bacio passionale mentre sentiva delle mani calde che lasciavano carezze sensuali lungo la propria schiena, poi sul torace fino a raggiungere il bordo dei jeans.

Kami, aveva il corpo percorso da mille brividi e un erezione pulsante tra le gambe che non aspettava altro che essere soddisfatta da quello sconosciuto così eccitante....
E quasi come se i propri pensieri fossero stati parole, le mani del critico gli sfilarono i jeans e i boxer in un sol colpo facendolo fremere ed ansimare nel contempo.

Adesso era nudo, davanti a quel bellissimo ragazzo che lo guardava famelico mentre si umettava le labbra in un gesto dannatamente erotico, prima di fiondarsi sulla propria erezione.

Cazzo, che sensazione sublime!

Un calore devastante lo avvolse e quando le labbra del critico inghiottirono quasi completamente il suo membro, inarcò la schiena resclinando il capo, cercando di appoggiare le mani sul pordo della specchiera per non cadere, poichè già sentiva le gambe cedergli per la troppa eccitazione.
Quelle labbra lo stavano facendo impazzire e il modo in cui il moro muoveva la lingua, facendola vorticare su tutta la sua linghezza per poi lasciare veloci lappate sulla punta, mente seguitava a muovere la bocca su e giu, era davvero una cosa magnifica, e già sentiva di essere al limiti, di non poter resistere a tutte quelle meravigliose torture.

"Aah, si...con....continua..."

La voce era palesemente rotta dal piacere e le parole accompagante dagli ansimi e dai gemiti, ma proprio quando sentì l'orgasmo essere vicinissimo, il calore che lo stava avvolgendo lo abbandonò, facendolo mugulare di disappunto.

Riaprì gli occhi, chiusi in precedenza, per cercare di capire cosa fosse successo e vide il critico privarsi dei pantaloni e dell'intimo rimanendo completamente nudo.
E i suoi occhi liquidi di certo non si lasciarono scappare quella visione spettacolare.

Aveva un corpo praticamente perfetto, in ogni forma, linea e muscolo. Lo avrebbe volentieri divorato, ma il moro non era del suo stesso parere.
Infatti, senza dargli modo di fare o dire qualcosa, lo sollevò per i fianchi, facendolo sedere sulla specchiera e, apertegli le gambe, iniziò a lambire con la lingua la sua apertura che a quei tocchi si contraeva impaziente.

"Kami, ahh.....si....kami, si..."

Non pote vedere il sorrisetto compiaciuto che si stagliò sulle labbra del critico ma se anche lo avesse visto, non avrebbe avuto ne la forza ne la volontà di controbbatte tanto era preso dalla crescente sensazione di piacere che lo stava asfissiando.

Poco dopo, quel piccolo muscolo umido, venne sostituito da un dito che lo penetrò lentamente facendolo gemere sommessamente, mente le labbra del moro adesso erano incollate alle sue per dare vita ad un nuovo bacio passionale, un incontro di lingue che lottavano per la supremazia, ma dove non vi erano ne vinti, ne vincitori.
Ed un secondo dito si fece strada in lui, facendolo gemere sulla lingua del critico che ancora esplorava la sua bocca, mentre le proprie mani scendevano e risalivano, lente, lungo la schiena del suo amante.

"Mi stai facendo impazzire, Senri."

La voce del moro lo colpì come se fosse composta da mille spilli di piacere che gli trafissero il corpo facendolo fremere e ansimare.

Poi fu un attimo, le dita del critico lo abbandanarono per lasciare il posto al suo membro duro eccitato e bagnato.
Potè percepirlo quando sfiorò la propria apertura prima di sentirsi penetrare lentamente e a seguito di quel gesto inarcò la schiena, stringendo le mani intorno alle spalle del moro.

"Aah....mu...muoviti...."

I suoi occhi liquidi si puntarono il quelli del critico che iniziò a muoversi lentamente nel suo corpo, spinte lente ma decise che man mano acquisirono un ritmo sempre più veloce e deciso.
Kami, sentiva tutto il corpo andare a fuoco e poteva percepire anche quello del suo amante, bollente quasi quanto il suo.

Iniziò a muovere il bacino in contrapposizione alle spinte del moro e gemeva, si, gemeva in modo incontrollato e più gemeva, più sentiva il critico spingersi in lui con sempre più passione e forza e percepiva i suoi gemiti e il suo respiro caldo infrangersi sul proprio collo.

"Ancora....dammene anc...ora...ooh..."

Il critico, che aveva preso a baciargli il collo, sorrise mentre si spingeva con sempre maggiore impeto ed irruenza.

"Ne vuoi ancora, eh?"

Non c'era bisogno di rispondere a quella domanda e lo sapevano entrambi.
Sentì la mano del moro scivolare tra i loro corpi ed iniziare a masturbare la propria erezione allo stesso ritmo degli affondi, veloce, dannatamente veloce e in quel momento gli sembrò di essere in paradiso, ogni centimentro del suo corpo era in fibrillazione, e la sua mente era sgombra da qualcisasi pensiero.

Allacciò le gambe intorno ai fianchi delsuo amante per dargli modo di stare più comodo e per poterlo sentire più a fondo, in maniera più intensa.

"Non...non resisto più....aah..." ormai l'orgasmo era vicino, lo sentiva.

"Mordimi.....aah...lo so che sei un...mhn...un vampiro....mordimi....AAH"

Il critico lo guardò per un momento attonito, ma poi si riprese e senza farselo ripetere affondo i canini nel suo delicato collo, lasciando che quel nettare gli scivolasse fra le labbra e giù per la gola.

Quella sensazione lo sconvolse completamente, non aveva mai dato a nessuno il privilegio di morderlo, ma con quel ragazzo aveva sentito l'impulso irrefrenabile di lasciarglielo fare e non se ne pentì.
Le sensazioni che scaturirono da quel gesto furono così intense che con un urlo liberatorio si riversò sulla mano del suo amante e tra i loro corpi.

E mentre inarcava la schiena a seguito dell'orgasmo meraviglioso appena avuto, potè sentire il seme caldo del moro riempirlo e il suo gemito roco e profondo riempire l'ambiente circostante.

POV KANAME

Era stanco, ma terribilmente appagato, aveva avuto uno degli orgasmi più belli della sua vita.
Senri lo aveva praticamente sconvolto con il suo corpo bellissimo e i suo modi di fare altamente erotici.

Gli posò un delicato bacio sulle labbra e, lentamente, fuoriuscì da lui.
Aveva ancora il respiro un pò affannato e gli occhi umidi per il piacere appena provato, ma sapeva che era tardi, doveva concludere la sfilata con un discorso e non poteva trattenersi oltre.

Si rivestì velocemente mentre vedeva Senri fare lo stesso con abiti diversi rispetto a quelli che gli aveva, praticamente, strappato di dosso.

"E' stato davvero bellissimo....grazie." Baciò una guancia di Senri e poi, rapido, uscì dal camerino dirigendosi verso il palco cercando di rendersi il più presentabile possibile.

Ma mentre camminava sentiva il cuore perdere colpi, più si allontanava da quel camerino e più sentiva che voleva voltarsi e correre per tornare indietro, per tornare da lui.

Ma non poteva esimersi dai suoi doveri di critico e di purosangue, purtroppo non poteva.
Si chiese perchè Senri gli avesse chiesto di fare una cosa del genere, di morderlo, a lui, ad uno sconosciuto che non avrebbe più rivisto.

POV SENRI

Quando il critico uscì dal suo camerino portò istintivamente una mano a toccarsi il collo, proprio nel punto in cui vi erano i segni del morso che il moro gli aveva lasciato.
Non riusciva a spiegarsi perchè gli avesse permesso di fare una cosa del genere, lui che non lo aveva permesso a nessuno, mai. Lui che riteneva "il morso" come qualcosa di profondo ed importante da concedere solo a chi è veramente degno di farlo. Ma mentre ripensava alle labra del moro che si posavano sul suo collo e ai canini che si conficcavano nella sua pelle, sentì il cuore accellerare, battere forte.

Si voltò a guardarsi nello specchio, a fissare il proprio collo e poi il viso. Doveva rivederlo, assolutamente. Non poteva lasciare che tutto finisse così.

Sentì la serratura della porta scattare e la voce solare di Rima giungergli alle orecchie.

"Senri, sbrigati, la sfilata sta per terminare."

"Arrivo, arrivo..." si annoiava terribilmente ad ascoltare i discorsi di chiusura dei critici, ma Rima non gliel'avrebbe mai risparmiato e poi poteva rivedere il moro se vi assisteva.

"Un attimo e sono pronto." Si strirò la camicia con le mani e si voltò per proclamarsi pronto.

"Ah, Senri...." la stilista gli rivolse uno sguardo tra il curioso e il preoccupato, anche perchè aveva notato i segni del morso che aveva sul collo, era un'ottima osservatrice, era raro che le sfuggisse qualcosa.

"...Cosa voleva Kuran-sama da te?"

Kuran-sama? Il purosangue? Ma se lui nemmeno lo conosceva, che diavolo stava dicendo Rima?

"Cosa centra adesso Kuran-sama?" Gli chiese dubbioso e seriamente preoccupato per la sanità mentale dell'amica.

"Questo dovresti dirmelo tu, l'ho appena visto uscire di qui, e dai segni che hai sul collo mi sembra che non sia venuto solo per fare la tua conoscenza."

Sconvolto.

Letteralmente sconvolto, ecco come si sentiva.

Sconvolto e terribilmente infelice.
Fine a qualche istante prima era determinato a ritrovare quel ragazzo che lo aveva coinvolto e sconvolto a tal punto da chiedergli di morderlo, per poterlo conoscere, invitare a bere qualcosa e magari, chissà, ad approfondire il loro rapporto.
Ma adesso che Rima gli aveva detto che quel ragazzo era il purosangue Kuran, aveva sentito chiaramente il suo cuore infrangersi, proprio come le sue speranze.

Adesso era palesemente ovvio che tra loro c'era stata solo una scopata, uno sfizion che il purosangue voleva farsi passare e non ci sarebbe potuto essere niente di più.

Ma la colpa era sua, si, soltanto sua che si era lasciato andare, trasportare dall'istinto e dall'attrazione folle che aveva provato per quell'angelo senza nemmeno chiedergli chi fosse, quale fosse ilsuo nome.
E adesso, bhè, adesso ne pagava le conseguenze.

"Rima ti dispiace se me ne torno a casa, sono un pò stanco e non me la sento di assistere al discorso di chiusura."

Nei suoi occhi si spoteva chiaramente leggere la tristezza e il dolore e Rima non se la sentì di chiedergli di rimanere e, con un sorriso gentile ma preoccupato, gli disse di non preoccuparsi e di tornare a casa a riposare, per poi uscire e lasciarlo solo.

POV KANAME

Il discorso di chiusura della sfilata non era stato particolarmente lungo, anche perchè la stilista sembrava preoccupata per qualcosa, ma a lui quel tempo sembrò interminabile.
Senri non fu presente al discorso e lui non faceva altro che pensarlo, pensare ai suoi bellissimi occhi di ghiaccio e alle sue labbra rosse.
Non poteva fare a meno di pensare che quel ragazzo fosse un angelo e che doveva assolutamente tornare da lui e dirgli che voleva rivederlo.

Appena il discorso terminò, salutò gli altri critici frettolosamente per poi raggiungere la stilista per potersi congratulare con lei e finalmente poter andare a raggiungere Senri in camerino, sperando che fosse ancora lì.

"Rima, hai fatto davvero un ottimo lavoro, complimenti."

Lo sguardo che Rima gli rivolse era uno sguardo di rabbia e rancore profondo, maperchè diavolo lo stava guardando così?

"Grazie a lei, Kuran-sama, di essere venuto."

Le parole della ragazza, seppur rispettose, furono addirittura più gelide del suo sguardo.

Vedendola andar via, alzò un sopracciglio in segno di stupore, ma non rimase lì a rimurginare più di tanto, in un'alra occasione l'avrebbe bloccata e costretta a dirgli cosa la induceva a comportarsi così con lui, con un purosangue, ma in quel momento aveva ben altro da fare.

Corse lungo i corridoi che portavano al camerino di Senri e quando fu davanti alla porta tirò un profondo respiro e bussò lievemente.

Nessuna risposta.

Bussò ancora, stavolta più energicamente, ma non ottenne comunque risposta.
Decise, così, di entrare comunque e, piano, aprì la porta annunciandosi.

"Senri posso entrare, sono---"

Non ci fu neanche bisogno di terminare la frase perchè il camerino era deserto, al suo interno vi erano solo abiti lasciati sparsi un pò da per tutto, ma del modello nemmeno l'ombra.

Si sentì infinitamente triste a quella scoperta, ma si disse che il giorno dopo avrebbe contattato l'agenzia per cui lavorava e avrebbe parlato con lui.
Sperava solo che Senri non lo avesse usato per una scopata e via, perchè ne sarebbe rimasto distrutto quel rossino lo aveva rapito.

Con questi pensieri in testa si diresse verso il garage sotterraneo per raggiungere la sua auto e tornarsene a casa.

POV SENRI

Quando Rima era uscita dal camerino si era lasciato andare, aveva permesso al suo dolore e alla sua amarezza di manifestarsi sotto forma di piccole e calde lacrime che andarono a rigargli il be viso candido.

Rimase in camerino per un tempo indeterminato, seduto sul freddo pavimento con la schiena appoggiata al muro, le gambe in petto e la testa nascosta tra di esse.
Era uno stupido, lo sapeva. Non c'era motivo di piangere in quel modo, egli stesso aveva spesso fatto sesso senza alcun coinvolgimento, ma quella volta era diverso.
Si era subito sentito attratto dal purosangue, e non solo fisicamente, metre facevano sesso si era sentito unito a lui da qualcosa di più profondo della pura attrazione fisica e la consapevolezza che per il moro non era stato così, lo aveva ditrutto.

Perchè di certo, un purosangue, non poteva interessarsi ad un semplice nobile come lui, se non a livello fisico.
Poteva sembrare strano, ma essere stato usato in quel modo da Kaname lo aveva ferito.

Si costrinse ad alzarsi e ad asciugarsi il viso con i palmi delle mani per poi uscire dal camerino e dirigersi verso la sua auto.
E sapeva anche che doveva sbrigarsi se non voleva rischiare d'incontrare Rima. Se lo avesse visto ridotto in quello stato si sarebbe sicuramente preoccupata e l'avrebbe tempestato di domande a cui sapeva di non voler rispondere.

Così, a passo veloce, si diresse nel parcheggio sotterraneo e raggiunse il suo SLK. Stava per aprire lo sportello e salire in auto, dopo averla aperta con il comando a distanza, quando una voce familiare lo raggiunse facendolo bloccare sul colpo.

"Sono contento di averti trovato, ti stavo appunto cercando."

Non avrebbe mai potuto confondere quella voce, la voce di Kaname, che gli parlava contono quasi dolce e sicuramente gentile, tanto da fargli male, perchè adesso che conosceva il suo nome, conosceva anche le sue intenzioni.

"Kuran-sama, c'è qualcos'altro che posso fare per lei?"

POV KANAME

La voce di Senri era decisamente diversa, più fredda e distaccata, ma con una nota di rancore.
E poi, come faceva a sapere chi era? Lo aveva saputo sin dall'inizio? Il suo scopo era quello di portarsi a letto un purosangue?

Sentì la rabbia ribollirgli dentro, una voglia quasi irrefrenabile di voltare Senri, sbatterlo contro il cofano della sua auto e prenderloa pugni. Ma da perfetto purosangue qual'era non fece nulla di tutto ciò.

"Noto con piacere che sai chi sono" adesso anche la sua voce era fredda e distaccata e dovette trattenersi per non mostrare anche tutta la sua rabbia.

"Felice di compiacerla, Kuran-sama, adesso, se vuole scusarmi, mi ritiro per riposare."

Lo vide viltarsi e aprire lo sportello dell'auto e a quel punto non riuscì più a trattenersi.
Venne sormontato dalla rabbia, e con uno scatto, afferrò Senri per un braccio e lo fece voltare.

"Non mi sembrava che tu avessi tanta fretta quando ti sei fatto sbattere nel tuo camerino."

Ridusse gli occhi a due fessure, puntandoli in quelli del nobile, serrando la stretta sul suo braccio, avvicinando il viso al suo, baciandolo, poi, furiosamente.

Quando si distaccarono potè notare un lampo di rabbia attraversare quegli occhi di ghiaccio che lo stavano fissando furiosi e, senza nemmeno rendersi conto dei movimenti del modello, si ritrovò a voltare il viso di lato a seguito di un sonoro schiaffo.

Rimase praticamente allibito da quel gesto, nessuno mai si era permesso di colpirlo a quel modo, e subito la rabbia si rifece viva in lui.
Quel modello presuntuoso aveva osatoc olpire lui, un purosangue. No, non poteva tollerarlo assolutamente.
Ma quando si voltò a guardarlo, pronto a rivolgergli parole dure e a colpirlo a sua volta, rimase sconvolto dai suoi occhi increduli e ricolmi di lacrime.

POV SENRI

Si osservava la mano, incredulo, come se stesse osservando qualcosa di estremamente raro, e i suoi occhi si velarono di calde lacrime che andarono a rigargli il viso.

Non avrebbe voluto colpirlo, ma quel bacio lo aveva irritato, gli aveva dato la definitiva conferma delle intenzioni di Kaname, e non era riuscito a trattenersi.
Ma adesso non sapeva prorpio che fare, aveva colpito un purosangue e sapeva che ne avrebbe pagato le conseguenze.

"Mi dispiace...io....io non volevo, è solo che..."

Lasciò morire quella frase, abbassando lo sguardo, non sapendo cosa dirgli, non avendo una scusa plausibile e di certo non gli avrebbe detto la verità.
E rimase in attesa di tutto quello che sarebbe scaturito da quel gesto, di sicuro Kaname lo avrebbe colpito a sua volta e di certo non si sarebbe limitato ad uno schiaffo. Ma quel colpo non arrivò, tutto ciò che lo colpì furono le parole quasi confuse del purosangue.

"Solo che? Continua..."

Alzò lo sguardo sul viso del moro, uno sguardo confuso e nel contempo preoccupato.
Che cosa doveva dirgli? Bhè, non poteva far altro che dirgli la verità, di certo mentendogli non avrebbe migliorato la situazione.

"Solo che io ero arrabbiato, quando è andato via e Rima mi ha detto che lei era un purosangue io..."

Non riuscì a terminare la frase che venne interrotto dalle parole di Kaname, che gli risuonarono quasi strane.

"Vuoi dire che tu non sapevi chi io fossi quando ci siamo incontrati?"

Kaname lo guardava tra l'incredulo e il felice, mentre lui lo osservava confuso.
Gli doveva essere sfuggito qualcosa, un passaggio fondamentale, che non gli permetteva di comprendere appieno la situazione.

"No, io l'ho saputo solo dopo, mi dispiace di non averla riconosciuta ma..."

Venne nuovamente interrotto, ma stavolta non dalle parole del purosangue, ma dalle sue braccia che lo avvolsero, stringendolo forte, spiazzandolo completamente.

"Sono davvero felice che tu non mi abbia riconosciuto, così adesso so che sei venuto a letto con me solo per la mia condizione sociale."

Quelle parole lo stupirono maggiormente, ma con chi diavolo credeva di avere a che fare Kaname? Però doveva ammettere che stava davvero bene tra le sue braccia, si sentiva protetto.

"Sai, Senri, mi farebbe davvero piacere poterti rivedere."

Disciolse l'abbraccio, per rivolgergi uno sguardo prima stupito e poi dolce, al pari del suo sorriso.
Forse aveva sbagliato a giudicare male Kaname, forse avrebbe dovuto riconsiderare la sua opinione su di lui.

"Se vuole io domani non devo lavorare, potremmo vederci al nuovo Cafè inaugurato in questi giorni, nel cetro città."

Gli rivolse un altro dolce sorriso, ormai gli veniva naturale farlo, e quando vide il purosangue ricambiare il proprio sorriso cin unio altrettanto dolce potè distintamente sentire il proprio cuore accellerare i battiti.

"Va bene Senri, ci vediamo domani sera alle sette in punto."

A seguito di quelle parole il critico gli si avvicinò, posandogli un lieve bacio sulle labbra, per poi sorridergli e voltarsi, dirigendosi verso la sua auto.
Istintivamente si portò una mano al collo per sfiorare con le dita i segni del morso che Kaname gli aveva lasciato e quasi ne fu felice.

Si voltò ed entrò in auto richiudendo lo sportello ed infilando le chiavi nel contatto di accensione e proprio mentre stava per mettere in moto un pensiero lo colse....

In quello stesso istante anche Kaname aveva chiuso la portiera dell'auto dopo esservi penetrato e stava appunto per mettere in moto, pronto per tornare a casa e riposarsi.
Ma proprio in quel momento un pensiero gli attraversò la mente...
POV KANAME E SENRI

< Forse non è stata una completa perdita di tempo questa sfilata! >

 
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